Vacheron Constantin è riuscita nell’impresa di stupire di nuovo con una straordinaria collezione di esemplari smaltati il cui quadrante riproduce l’affresco del 1964 che Marc Chagall ha realizzato sul soffitto dell’Opera di Parigi. Un dialogo tra capolavori. Il dipinto originale è frutto di un lavoro congiunto di quattordici compositori che l’esperta smaltatrice Anita Porcet ha riprodotto in modo eccelso nei soli 40 millimetri di diametro dei pregiatissimi esemplari di Vacheron Constantin.
L’arte della smaltatura su quadrante è tanto rara quanto complicata. Pochissime persone al mondo sono in grado di dipingere disegni complessi su una superficie tanto ridotta. A ben vedere, moltissimi pittori tradizionali hanno a loro disposizione una superficie estremamente ampia se confrontata con il pochissimo spazio dei quadranti. Non c’è da sorprendersi se, per realizzare i loro capolavori, gli smaltatori si servono di sofisticati microscopi che permettono loro di vedere con precisione i dettagli del disegno.
Nel Vacheron Constantin Metiers d’Art – Chagall & L’Opera de Paris, però, non è solo il quadrante a rappresentare un capolavoro. Dando un’occhiata più ravvicinata agli indicatori delle ore vi accorgete della cura con cui sono stati incisi e lavorati affinché ognuno di essi rappresentasse il viso di una delle ninfe che incorniciano l’affresco originale sul soffitto dell’Opera.
All’interno della pregiata cassa in oro batte un calibro 2460 meccanico e automatico, completamente sviluppato e realizzato da Vacheron Constantin. Ogni movimento, esattamente come ogni quadrante, è rifinito con una cura immacolata. I dettagli realizzati a mano sono un tocco di classe che accompagna degnamente la lavorazione a guilloché, la perlatura e la lavorazione a Cotes de Geneve.
Naturalmente, come un dipinto o una scultura, ognuno di questi segnatempo è un pezzo unico e inimitabile, un vero capolavoro artistico che riesce ad unire tutta la maestria della smaltatura con la tradizionale qualità dell’arte dell’orologeria di cui la maison si fregia.