L’evoluzione tecnologica compie passi da gigante e l’orologeria, quantomeno per alcuni, non rappresenta più di certo un tabù da infrangere. Tag Heuer sanno a cosa mi riferisco. Cronometristi ufficiali per diverse Olimpiadi, dei Gran Premio di Formula Uno, dei Mondiali di Sci, e altro ancora, animati da uno spirito pioneristico hanno ridefinito lo standard per i marcatori del tempo.
Le analogie con la Formula Uno potrebbero sprecarsi: una su tutte è la volontà di una riprogettazione per inventare qualcosa di unico, di diverso, di estremamente interessante. Il Monaco V4 è un orologio con cinque anni di sperimentazioni alle spalle, simulazioni comprese.
Presentato in veste di concept al Baselworld 2004, è caratterizzato da una nuova interpretazione della trasmissione meccanica, fin qui avvenuta tramite ingranaggi: la cinghia. Le parti sono connesse da un micrometrico collegamento elastico dello spessore di 0,07 mm di sezione, in modo da realizzare la distribuzione dell’energia tra le parti riducendo vibrazioni, e di conseguenza anche consumi. E soprattutto in questo modo è possibile portare potenza laddove serve senza intralci di ghiere o pignoni.
Per la produzione del profilo dei denti delle cinghie di trasmissione, gli ingegneri di Tag Heure si sono affidati allo standard internazionale ISO, al posto di quello svizzero NIHS, e per la loro incisione si è utilizzato un laser Femto.
Un brevetto internazionale ha consentito di inserire nel Monaco V4 una massa oscillante lineare, che scorre su cuscinetti di diametro di qualche mm, al posto della classica rotante. E anche in questo caso l’analogia con il settore automobilistico è oggettiva.
Il carattere di questo concentrato di tecnologia e passione orologiaia è decisamente sportivo: cassa in platino 950, cinturino in pelle nera di coccodrillo, vetro in zaffiro bombato a profilo rettangolare e un un design audace che ne rendono lo spirito avant-garde in un irresistibile fascino. Sul retro è possibile individuare gli elementi caratterizzanti il meccanismo, come le due cinghie di distribuzione del moto, e la cremagliera (il rettangolo su cui è stampato il marchio di Tag Heuer) che fornisce l’energia cinetica per muoverlo.
Monaco V4 sarà realizzato in 150 esemplari numerati, tanti quanti sono gli anni di Tag Heuer, mentre il prezzo sarà di 100 mila franchi (svizzeri, ovviamente).