Se è in edizione limitata è quasi sempre un prodotto di qualità, un orologio da collezionisti, un cronografo per chi non sa proprio rinunciare a far parte di un gruppo ristretto di privilegiati. Così possiamo definire la nuova idea di Swatch che premia l’artigianato locale trevigiano. Cosa c’entra il brand svizzero Swatch con la famiglia De Wrachien? Abbiamo fatto una piccola ricerca online per scoprire un legame tra queste due realtà che va avanti da anni. Scrive De Wrachine sul sito ufficiale della gioielleria:
Oggi De Wrachien Gioielli può vantare un “braccio destro” nel nuovissimo “Swatch Store” coordinato da Nicolò, il figlio di Daniela, recentemente inaugurato dalla famiglia, in via Calmaggiore 45, nel cuore pulsante dello shopping nel centro storico di Treviso.
La soddisfazione di De Wrachien Gioielli per questa nuova “avventura di plastica” è più che giustificata, trattandosi del primo layout espositivo urbano aperto in Italia dopo quelli aeroportuali nei grandi scali di Roma-Fiumicino e Venezia-Marco Polo.
Uno spazio cittadino accattivante fin dal primo impatto visivo, grazie agli arredi curati dalla casa madre Swatch che ha nella famiglia De Wrachien uno storico e fedele partner dal 1987.
Uno Swatch Store già candidato a fare tendenza, proprio come i prodotti Swatch sempre nuovi, giovani ed eleganti, oltre che alla portata di tutte le tasche.
Swatch, adesso, ha pensato di premiare questa anima del commercio cittadino mandando in produzione un orologio Swatch da collezione dedicato a Silvano “Ciba” De Wrachien che da 50 anni opera al servizio dei marchi migliori dell’orologeria ed ha subito riconosciuto nella Swatch un potenziale senza tempo.
A quindici anni dalla sua scomparsa, la famiglia De Wrachien ha voluto onorare il fondatore del negozio e ha chiesto all’azienda svizzera di produrre per loro un pezzo unico.
“Un oggetto elegante, con la figura stilizzata di mio padre sul cinturino, realizzato in edizione limitatissima. Appena 500 pezzi” ha detto Enrico De Wrachien. I primi 40 pezzi sono già finiti al polso di un gruppo selezionato di collezionisti arrivati a Treviso da tutta europa.