La più grande paura di coloro che posseggono uno smartwatch Pebble è stata risolta: è stato dato il via ad un aggiornamento che salverà il loro funzionamento anche dopo che la stessa diventerà effettivamente parte del mondo FitBit.
E’ importante ricordare, per chi non ne fosse al corrente, che la piattaforma Pebble si basa al momento su servizi cloud-based per eseguire gli aggiornamenti OTA, la sincronizzazione dei dati, per fornire risposte vocali. Con il nuovo aggiornamento (rivolto agli utenti iOS e Android) Fitbit limita in qualche modo l’accesso degli smartwatch di Pebble ai server ma rende possibile agli accessori il funzionamento anche dopo la cessazione del supporto degli orologi da parte dell’azienda stessa. Come ha spiegato la Pebble sul proprio blog:
Nei mesi successivi il nostro ultimo aggiornamento della community, abbiamo apparecchiare la tavola per la transizione successiva importante dell’ecosistema Pebble. Stiamo lavorando duramente per assicurarci che gli utenti potranno continuare a godere della loro esperienza su smartwatch Pebble il più a lungo possibile.
Liberare gli smartwatch dall’assoluta dipendenza dai servizi cloud significa dare modo al cliente di poter usare il proprio dispositivo di lavorare grazie alle app. Ovviamente non si tratta di una situazione ideale se pensata da un punto di vista generale ma sicuramente può essere ritenuta accettabile rispetto alla totale perdita di funzionamento che si stava profilando inizialmente dopo l’acquisizione.
In questo modo è stata assicurata allo smartwatch una vita più lunga rispetto a ciò preventivato inizialmente dando modo agli utenti di ammortizzare i costi sostenuti per l’acquisto.