Presentiamo in questo post il lavoro e soprattutto il pensiero – come spesso capita nell’orologeria – di uno degli orologiai indipendenti contemporanei che ha più a cuore la rifinitura di un movimento. Si tratta di Antti Rönkkö, giovane finlandese famoso per la sua estrema meticolosità e la sua precisione.
Perfezione meccanica e rifinitura sono due doti richieste dalla creazione degli orologi e assolutamente insostituibili. Soprattutto quando si crea dal nulla un movimento meccanico e si devono smussare le viti, incidere un ponte, limare tutti gli angoli vivi, solo per citare alcune delle ordinarie operazioni che un creatore di orologi si trova a compiere in questa circostanza.
Un lavoro quasi infinito, a cui alcuni orologiai, con grande cura e pazienza dedicano tutta la propria arte e ci cui alcuni fanno la propria missione. Tra questi è Antti Rönkkö, che per meglio riuscire nel suo intento, adora lavorare soprattutto nelle ore notturne, quando tutto è silenzio, e quando per molti giorni all’anno, in Finlandia, il sole non scompare mai sotto la linea dell’orizzonte.
Una delle sue creazioni, quella che potete vedere in foto, è lo Steel Labyrinth, che monta il Calibro AR1 e nell’estetica vuole ricordare il leggendario labirinto della mitologia greca. Dal punto di vista delle destrezze della meccanica, però il calibro vuole ricordare i modelli meccanici degli anni ’40. La particolarità di questo orologio è che la sua fabbricazione e il suo assemblaggio ha richiesto all’autore cinque anni di lavoro.
Il risultato è un calibro a grandi ponti, in cui ogni singolo componente è stato realizzato a partire da singoli blocchi di acciaio per estrusione. Il risultato è sorprendente.