L’Apple Watch è senz’altro l’orologio di cui si discute di più negli ultimi giorni, soprattutto alla luce della presentazione che ne è stata fatta da Tim Cook. Peccato che da una parte e dall’altra arrivino molte stroncature e qualche divertente iniziativa.Gli amanti degli orologi tecnologici sanno che Apple difficilmente sbaglia il tiro. Ma anche la nuova azienda di Cupertino guidata da Cook? Al solito sull’Apple Watch si sono diffuse tantissime voci prima della presentazione. Adesso vediamo il parere di chi a questo orologio ha già dato uno sguardo. Si tratta di Pebble.
Quello che Pebble mette in evidenza è che questi smartwacht, farciti di tantissime funzionalità, finiscono per non essere più degli orologi. OK, allora abbiamo sbagliato a parlare qui? Stando a quello che spiega Pebble sì.
Sia l’Apple Watch, sia gli smartwatch Android Wear non sono orologi ma smartphone da polso e soprattutto non rispondono alle esigenze delle persone che non vogliono portarsi dietro una miniatura di quel che hanno in tasca ma vorrebbero un orologio digitale evoluto che come prima cosa mostri sempre l’ora.
E quanto ad interpretazione delle esigenze dei consumatori, Pebble non è seconda a nessuno visto che da anni propone sul mercato i migliori smartwatch in termini di funzionalità, autonomia e prezzo. Lei ha essenzialmente due modelli per contrastare l’ascesa di Apple Watch &C.: Time e Time Steel ma non sembra preoccupata perché i suoi sono orologi, insomma una specie diversa.
L’orologio per sua natura deve mostrare l’ora e poi tutto il resto. Provare a centrare lo sviluppo su tutto il resto per Pebble è una perdita di tempo, soprattutto se poi l’orologio ha un’autonomia limitata. I suoi Time e Time Steel hanno meno funzioni ma possono essere usati per 10 giorni consecutivi. Gli Apple Watch invece dopo 18 ore devono tornare sotto carica.