Lo si è visto con la chiusura di Baselworld 2018: Patek Philippe è uno di quei brand che riescono sempre a superare i momenti di crisi, soprattutto perché punta sempre al rinnovo. Lo dimostrano non solo la forma mentis dei suoi manager, ma soprattutto i modelli che sono stati presentati.
In fin dei conti la rassegna ha dato buoni frutti per ciò che riguarda il brand Patek Philippe: motivo per il quale non sembrano assolutamente fuori luogo le parole del presidente e proprietario Thierry Stern. Ha infatti commentato insieme a Laura Gervasoni parlando con MMF:
Siamo soddisfatti per i feedback che i nostri prodotti hanno ricevuto da parte dei clienti specializzati e dalla stampa. Quest’anno sarà sicuramente molto positivo e caratterizzato da un forte dinamismo in tutti i nostri mercati. Cerchiamo sempre di non divulgare informazioni prima dell’apertura del Salone, proteggendo le nostre creazioni e per non privare i nostri clienti dell’effetto sorpresa, anche in un periodo storico in cui la tecnologia ha tolto un po’ di magia e suspense.
E come dare loro torto se si pensa che con la nuova referenza del modello Nautilus ha introdotto la complicazione del calendario perpetuo nella relativa collezione? A livello estetico, per l’accessorio in questione, è quasi superfluo sottolineare che l’accostamento cassa e bracciale in oro bianco più quadrante blu abbia rappresentato una scelta molto proficua. Anche la linea Aquanaut non ha mancato di regalare agli estimatori referenze importanti ed edizioni limitate in grado di attirare l’attenzione. Forse la formula del successo è proprio il continuo voler andare avanti.