Eccellenza Rolex, in ogni suo minimo dettaglio. Volete un ulteriore esempio oltre ai tanti che fino a oggi vi abbiamo racconatto? Sappiate allota che nel 1990 la Rolex SA sviluppa e brevetta una spirale fatta di una nuova lega chiamata Parachrom®. Composta di niobio, zirconio e ossigeno, questa lega riesce a essere fino a dieci volte più resistente agli urti e insensibile ai campi magnetici.
Il lavoro di ricerca, studio e sviluppo durato ben cinque anni ha richiesto la creazione di tecniche più avanzate, allora inesistenti. E con il tempo si è arrivati a ottimi e soddisfacenti risultati. Srotolata, infatti, la molla bilancere è fine appena quanto un capello umano: è un nastro lungo 20 centimetri con una sezione a croce rettangolare di 45 µm x 150 µm.
La sua fabbricazione è abbastanza delicata. Inizia dalla fusione di niobio e zirconio alla temperatura di circa 2300 °C in un forno sotto un bombardamento elettronico creato specificamente per tale utilizzo. Si ottiene in questo modo così una barra lunga 30 cm dal diametro di 10 mm.
Dopo una serie di operazioni, ecco nascere un filo di 3 km di lunghezza e 0,1mm (100 micron) di diametro. Per farci un chiaro quadro della situazione, parliamo come del diametro di un capello. Incredibile, ma vero.
Di seguito, il capello viene trasformato in un lungo nastro a sezione di croce rettangolare che viene tagliato in sezioni di 20 cm e avvolto nella forma della spirale, che viene fissata con un trattamento ad alta temperatura sotto vuoto.
I brevetti sono: US 6,329,066 B1 del 11 dicembre 2001 e US 6,503,341 B2 del 7 gennaio 2003. Vediamo ora un excursus sui modelli. Il primo orologio ad adottare la spirale Parachrom blu, ad esempio, è stato il Rolex Daytona del 2000 con il calibro 4130.
Oggi una vasta gamma di movimenti Oyster prevede la spirale Parachrom blu. E’ presente sugli ultimi modelli GMT, sul Deep Sea e sull’Explorer II del seriale V con il calibro 3186.