Fin dal 1860, Tag Heuer ha coltivato la passione per le prodezze di tipo tecnologico. Invenzioni e innovazioni applicate all’orologeria, hanno infatti da sempre scandito la sua storia. I riconoscimenti internazionali stimolano Tag Heuer a proseguire sulla strada dell’innovazione, tanto è vero che oggi, in prima mondiale, viene lanciato un cronometro sportivo d’eccezione, il Microtimer Concept Watch.
Equipaggiato con il primo movimento elettronico svizzero a 1millesimo di secondo, il Microtimer Concept Watch è il risultato di una tecnologia derivata dalle esigenze della Formula 1. Capolavoro di miniaturizzazione, sintesi di un complesso progetto elettronico, questo cronografo sportivo di tipo professionale declinato in versione da polso, offre tutta una serie di funzioni tipicamente da competizione, come la memoria dei tempi di 80 giri e il calcolo del giro migliore, oltre all’indicazione di un secondo fuso orario.
Il Microtimer Concept Watch è dotato anche di un cronografo di tipo più tradizionale, che fornisce i tempi addizionali e quelli intermedi, oltre a una funzione di stand-by che permette di spegnere completamente l’affissione sul quadrante a cristalli liquidi.
Tag Heuer fa innovazione anche nella scelta dei materiali. Fissata ad un bracciale di caucciù nero, la cassa del modello Microtimer è realizzata con un metallo utilizzato oggi per la prima volta in orologeria. Si chiama Liquid metal e prende il nome dalla propria struttura molecolare amorfa, praticamente identica a quella di un materiale liquido.
Risultato di una sorta di trasferimento di tecnologia dal settore aerospaziale a quello dell’industria del tempo, il Liquid metal si dimostra più resistente del titanio, ma altrettanto leggero ed esibisce superfici estremamente lucide, veramente inalterabili e resistenti ai graffi. Le perfette rifiniture dell’insieme e la resistenza complessiva dei materiali, si associano poi ad una tenuta stagna testata fino a 100 metri di profondità, a sua volta accompagnata da un vetro zaffiro antiriflesso, in modo da poter far fronte a situazioni d’uso anche estreme.