Peter Speake-Marin ha pensato sia arrivato il momento giusto – per il suo brand – di presentare un orologio complicato e l’ha fatto con un pezzo davvero spettacolare: un tourbillon con ripetizione minuti con quadrante ‘aperto’ che ingloba tutta la grande esperienza dell’orologiaio indipendente inglese oggi di base in Svizzera a Bursins.
Renaissance interpreta la visione di Speake-Marin in maniera un po’ differente dalle sue ultimissime creazioni: per primo la cassa è più sottile; anche l’architettura del quadrante completamente aperta è una novità che permette di ostentare con decisione le curate rifiniture, e con esse lo spettacolare tourbillon.
Il retro di ogni movimento meccanico del Renaissance è decorato con l’incisione a mano di un disegno diverso, facendo quindi di ogni esemplare un pezzo unico. Tuttavia, a parte lo spessore (orologiero) del Renaissance – superiore rispetto agli ultimi segnatempo di Peter, per quanto sempre tutti eseguiti con grande maestria, un orologiaio seguendo una regola non scritta prosegue a ‘ricamare’ ogni nuovo segnatempo in onore al suo stile personale, il suo cliché, che difficilmente abbandona o modifica radicalmente nel corso degli anni.
Infatti, nella gabbia del tourbillon del Renaissance affiora inconfondibile la stessa mano che diede forma al Foundation Watch – un tourbillon da tasca iniziato a costruire da Peter nel tempo libero quando egli lavorava per l’atelier Renaud & Papi e viveva con sua moglie in una fattoria a Le Locle, terminato nell’anno 2000.
Poi le tipiche lancette di acciaio azzurrato, quella delle ore a forma di cuore, e le linee originali della cassa Piccadilly, così chiamata in onore del luogo in cui Peter restaurò a Londra una lunga serie di orologi antichi, periodo in cui approfondì particolarmente la sua conoscenza di segnatempo con ripetizione minuti.
L’ispirazione che ha portato Speake-Marin a costruire il Renaissance deriva dalla riflessione di Peter sul suo percorso professionale che sin dagli inizi della sua carriera l’ha portato a viaggiare dall’Inghilterra alla Svizzera e ritorno, per poi mettere a frutto la sua formazione stabilendosi definitivamente in Svizzera e per – finalmente – mettersi a costruire segnatempo solo affini alla ‘sua visione’, sogno di ogni orologiaio.
Il tourbillon del Renaissance è a ‘un minuto’ – tempo occorrente alla gabbia per compiere una rotazione completa – ed è sistemato a ore 5. In quest’orologio con quadrante ‘aperto’ la sua funzione – oltre alla precisione – è parecchio votata all’estetica.
Le finiture sono impeccabili: alla gabbia è attaccata una lancetta dei secondi azzurrata. L’isocronismo del bilanciere, è stato ricercato dall’orologiaio adottando la soluzione di molla, ruota, e ancora dello scappamento in silicio. La ripetizione minuti è attivata da un cursore posizionato sulla carrure della cassa a ore 9.
E’ dotata di un meccanismo chiamato ‘tout-ou-rien’ che, per evitare danneggiamenti, impedisce all’ora di suonare se non si attiva completamente il cursore della slitta. L’uniformità e la silenziosità del sistema sono assicurate da un regolatore d’inerzia centrifuga; si può ammirare in funzione attraverso il fondello trasparente di zaffiro.