Apertura alare di 48 metri, peso totale di 54 tonnellate, 12 motori da 640 HP ciascuno: parliamo del Dornier DoX, che era il più grande idrovolante mai costruito, una visione trasformata in realtà.
Il suo creatore, Claude Dornier, divenne una leggenda. Progettista e proprietario dell’omonima casa aeronautica, Dornier era un uomo che precorreva i tempi; la sua propensione per la tecnica fu palese fin dalla gioventù e la sua vera passione furono gli aerei tant’è che precorse tutti.
Infatti il progetto più ambizioso di Dornier fu la costruzione dell’imponente Dornier Do.X, un grande idrovolante che poteva essere paragonato ad una vera e propria nave volante. 7 anni di lavoro per i disegni, altri 2 per la costruzione, il progetto, finanziato dal ministero dei trasporti tedesco, venne ultimato il 12 Giugno 1929.
Quel giorno ci si trovò davanti al più grande, pesante e potente aereo del mondo, un modello che rimane uno dei più importanti esperimenti dei primi tempi dell’aviazione e uno dei più straordinari idrovolanti mai costruiti.
Con l’intento di prestare omaggio alla fama di Dornier con un cronografo, Irén Dornier, nipote di Claude e proprietario di una linea aerea, formulò una semplice proposta: una visione perfetta.
La persona a cui si rivolse fu Hanhart, anch’egli un pioniere come Dornier. La collaborazione diede origine a un esclusivo cronografo per piloti, la cui perfezione tecnica di nuovissima concezione corrispondeva all’idea di idrovolante di Claude Dornier.
Perfetta leggibilità, quadrante chiaramente strutturato e misurazione separata del tempo restante di volo a garanzia dell’esatto svolgimento delle operazioni di atterraggio.
Anche il suo design della versione attuale, che riprende fedelmente l’originale, è unico: sul quadrante sono citati gli elementi alari del Do.X unitamente alla classificazione dei componenti.
Cassa in acciaio inox (42 mm di diametro), corona in stile antico con onice, vetro zaffiro bombato. Impermeabile fino a 10 atmosfere. Movimento: meccanico a carica automatica, Calibro Valjoux.