È stato il modello di punta per l’anno 2012 di casa De Bethune, presentato al Baselworld dello scorso anno e recepito nella maniera migliore dal mercato. E’ un orologio piuttosto misterioso, carico di personalità e originalità. Classico nelle sue forme che saltano agli occhi a primo acchito: forme arrotondate, numeri romani, lancette azzurrate, anche se quella delle ore non è proprio delle più semplici viste finora.
La cassa è in titanio rotonda e lucida, con la lunetta di platino. Le anse sono presenti scheletrate e abbinate a un sistema flottante molleggiato, piuttosto futuristico. Il quadrante c’è anche se abbastanza trasparente da far intravedere il movimento che è racchiuso nella cassa e che, se l’aspetto è così particolare, ci aspettiamo offra ulteriori spunti per strabuzzare gli occhi.
Originali le decorazioni del Calibro che da lontano sembrano Cotes de Geneve, invece sono proprietarie De Bethune. Ed eccoci al movimento. Trattasi di Calibro DB2119, un tourbillon. La sua gabbia – formata da 64 elementi per un peso complessivo di 0,18 grammi – è la più leggera e la più veloce del mondo. Essendo un tourbillon a 30 secondi e vibrando a una frequenza di 36.000 alternanze/ora, gira come una trottola! Mentre marcia spedito non è emozione da meno osservare i “secondi morti” mentre fanno avanzare la lancetta centrale a scatti.
E’ un’altra chicca del DB 28 ST ottenuta grazie al sistema brevettato che regola automaticamente la forza rilasciata dai due bariletti. Insomma questo orologio è un compendio di classicismo e rivoluzione dall’aspetto al cuore del movimento che lo muove, un punto di unione tra la tradizione dettata dall’alta scuola orologiera e l’innovazione data dall’alta tecnologia che è entrata in maniera preponderante e prepotente in tutti i settori, compreso l’orologeria. E De Bethune DB 28 ST ne è l’esempio lampante. Alla fine della lettura, convenite con noi che si tratta di un orologio misterioso?