Dopo gli orologi da polso con suoneria dei quarti d’ora e tourbillon volante, la casa specializzata di Monaco di Baviera tira fuori un modello con calendario perpetuo.
Una complicazione che non è una vera novità. Già nel 1985, anno in cui Gerd-Rüdiger Lang contribuì in modo decisivo alla rinascita dell’orologio meccanico, la Chronoswiss offriva orologi da polso in grado di segnalare la data fino al 28 febbraio 2100.
Questo modello si riallaccia alla tradizione di un grande maestro orologiaio quale Thomas Mudge che nel 1764 presentò probabilmente il primo orologio da taschino in grado di segnalare correttamente e autonomamente la durata dei mesi, anche negli anni bisestili.
Si trattava in altre parole di un orologio dotato di calendario perpetuo. Altri 163 anni dovettero trascorrere prima di assistere alla comparsa del primo orologio da polso di questo genere, dotato di carica manuale.
I primi orologi Chronoswiss con calendario perpetuo già disponevano di movimenti con ricarica automatica, che allora venivano ancora forniti dalla ETA.
Invece adesso il nuovo modello con calendario perpetuo racchiude l’esclusivo calibro C.127 di manifattura Chronoswiss, che ha il compito di azionare in modo preciso e sicuro il complesso modulo da calendario composto di circa 50 pezzi.
La filosofia di Gerd-Rüdiger Lang si basa sulla dedizione alla tradizione dell’orologeria classica. Da essa sono state per esempio tramandate le sottili nozioni riguardanti lunghezza e proporzioni delle lancette, configurazione del quadrante ed esecuzione della cassa.
E la realizzazione pratica si ispira a chiari criteri di funzionalità, affidabilità, precisione e cura artigiana. Per constatarlo basta gettare uno sguardo sul calibro automatico C.127 che si rivela alla vista attraverso il fondello di vetro zaffiro.
La peculiarità del modulo da calendario 5800 C è rappresentata da una ruota a camme che gira attorno al proprio asse una volta ogni quattro anni. Le tacche incise sul perimetro segnalano al meccanismo la durata dei diversi mesi.
Al contrario delle soluzioni consuete, anche il disco delle fasi lunari qui ruota a sinistra poiché Gerd-Rüdiger Lang desiderava per motivi estetici una rappresentazione ”invertita” del pallido satellite. Il complicato modulo da calendario, riservato esclusivamente alla Chronoswiss, è stato realizzato dalla Dubois Dépraz della Vallée de Joux, specialista in complicazioni meccaniche.
La corona massiccia e il pulsante per la correzione manuale non devono essere sostituiti in caso di prova di impermeabilità poiché le guarnizioni della corona sono collocate direttamente sul tubo. Questo sistema facilita la manutenzione dell’orologio rendendo necessario soltanto il ricambio delle guarnizioni stesse.
Le qualità estetiche del nuovo Calendario Perpetuo sono il risultato di un insieme armonioso formato dal quadrante di argento massiccio con superficie verniciata e dalle lancette azzurrate tipo ”Poire Stuart”A questo punto non resta che mettersi al polso questo gioiello e subire l’attrazione magnetica che il quadrante è destinato ad esercitare sullo sguardo.