Una classe innata, un orologio che è motivo di vanto per chiunque lo possieda. È il modello di Cartier Ballon Bleu. Tanta classe ed eleganza tutta insieme è davvero difficile da trovare, un autentico tesoro dell’alta orologeria, un lusso e un vanto, un marchio di assoluto prestigio.
Da dettaglio di stile di un’orologeria tradizionale e di qualità a motivo ispiratore di un’intera collezione di orologi: è successo al classico zaffiro cabochon di tante creazioni di Cartier, e non solo, prestato a quel gioco di fantasia e di creatività dal quale è nata la collezione Ballon Bleu, un’interessante rivisitazione della cassa rotonda immediatamente riconoscibile per l’inedito alloggiamento della corona stessa all’interno del profilo della lunetta.
Sono passati due anni dal lancio della nuova linea, da subito proposta in una gamma relativamente completa di modelli: tre misure di cassa la grande, di 42 millimetri di diametro; la media, di 36,5 millimetri; la piccola, di appena 28,2 millimetri, abbinate a un bracciale metallico oppure a un cinturino in pelle; materiali diversi, che vanno dai tradizionali tre colori dell’oro alle versioni in acciaio e oro, fino ai modelli di gioielleria con lunetta impreziosita da diamanti; diversi movimenti: automatici con secondi centrali, con o senza data, montati sui modelli grandi e medi; movimenti al quarzo “ore-minuti” montati sui modelli piccoli.
Tante proposte “su misura”, insomma, per il pubblico di Cartier, che nei Ballon Bleu ha potuto apprezzare fino in fondo l’innovazione nel design senza rinunciare a quelle caratteristiche che, ormai, fanno parte integrante dello stile Cartier e che si rivelano principalmente nei bei quadranti argentati e decorati con raffinati guilloché, nelle cifre romane nere, nelle lancette azzurrate, nella tipica minuteria “chemin de fer”.
Di portata ben diversa l’introduzione del cronografo, che porta la collezione Ballon Bleu nell’ambito più esclusivo dell’Alta Orologeria Cartier va ovviamente nella stessa direzione l’introduzione del Tourbillon volante. Qui la cassa Ballon Bleu è stata rivisitata per accogliere i pulsanti cronografici ma basta un’osservazione anche veloce per notare l’assoluta coerenza stilistica con i modelli precedenti; merito soprattutto dell’originale forma di questi pulsanti, che assumono l’aspetto di due cilindri a metà adagiati lungo la carrure, ben arrotondati come la lunetta e il resto della cassa. Non cambia neppure il diametro che mantiene le stesse dimensioni dell’automatico, ossia 42 millimetri e restano invariate tutte le impostazioni.