Un tuffo nel passato lungo ben dieci anni. Era l’inizio del 2000 quando arrivarono sul mercato gli orologi Tudor Archeò. Modelli solotempo in acciaio con movimento meccanico a carica automatica e, per la prima volta, una cassa rettangolare con una bombatura pronunciata ai lati.
Disponibili nelle versioni per lui e per lei, questi orologi Tudor presentavano anche differenti grafiche e colori del quadrante, oltre alle varianti con bracciale in acciaio in luogo del cinturino in pelle.
Un esempio su tutti gli orologi Tudor: il modello con cassa in due parti, finitura lucida sulla parte superiore e satinata ai lati, vetro zaffiro incurvato, corona chiusa a pressione di forma trapezoidale, fondello bombato e serrato da 8 viti, e poi un elegante quadrante color grigio antracite con indici triangolari serigrafati e numeri arabi ai quarti in rilievo, lancette Dauphine, piccolo datario a finestrella al 6.