Il nuovo Movado Datron automatico edizione speciale ha fatto la sua comparsa a Baselworld 2011 solo un mese fa. Si è presentato con la sua cassa in oro rosa e con tutto il suo charme.
A ben vedere, questo Movado assomiglia vagamente a un classico Zenith. E la cosa non sorprende. I due marchi hanno collaborato per un certo periodo circa 40 anni fa, tanto che il marchio inconfondibile del DNA di Zenith è ancora chiaramente visibile nelle forme di questo nuovo esemplare di Movado.
Questo Datron, per esempio, sembra il fratello gemello dello straordinario Movado Datron HS360 Zenith El Primero che è stato messo sul mercato negli anni ’70.
Come per l’originale, la nuova versione è disponibile in una cassa in oro rosa a forma tonneau ma è leggermente più piccola. Con il suo diametro di 40 millimetri si colloca in una categoria media, di poco al di sotto della norma per gli standard moderni che possono arrivare tranquillamente anche a 44 millimetri.
Il quadrante è disponibile in versioni diverse: nero o grigio antracite con sottoquadranti in argento o, viceversa, con uno sfondo argentato e piccoli quadranti in nero o grigio antracite.
Ma ecco la grande differenza tra l’originale degli anni ’70 e il nuovo modello di Movado. Mentre il primo era azionato da un esclusivo movimento chiamato Zenith El Primero PHC 3019, cioè il primo cronografo automatico che venne persino esternalizzato da Rolex per il suo Daytona, il remake è animato da un ordinario ETA 2894-2 ebauche.
Con una riserva di carica che arriva fino a 42 ore, i suoi 37 rubini e le canoniche 28.800 vibrazioni orarie, questo movimento rientra a pieno titolo nella categoria di quei movimenti che, seppur indubitabilmente affidabili e precisi, non hanno nulla di pionieristico.
Tutto sommato, questo Movado Datron è un orologio molto piacevole alla vista e molto confortevole da indossare. Di certo una vera manna dal cielo per tutti gli appassionati di esemplari vintage.