Made in Svizzera? Arriva la certezza d’ora in poi. Gli orologi svizzeri saranno certificati per la loro provenienza. Si tratta di una denominazione che forse sembrerà banale ai più ma che a livello commerciale ufficiale significa davvero tanto.
Sia per chi vende che per chi compra. Non ci si potrà più vantare di tale titolo senza che effettivamente non si risponda a specifici requisiti. Già da qualche tempo si parlava di qualcosa di simile, ma a decidere per la svolta ufficiale ci ha pensato la stessa industria svizzera degli orologi che lo scorso anno è sbocciata nuovamente in tutto il suo splendore. Basti pensare che il bilancio preventivo parla di 20 miliardi di franchi di fatturato, cioè 17 miliardi di euro. Ed è facile scorgere la soddisfazione, non celata, del presidente della Federazione rologiera svizzera Jean-Daniel Pasche che commenta:
La congiuntura mondiale è migliorata e, solo sul mercato cinese, in particolare a Hong Kong, che rappresenta il nostro punto forte per le esportazioni, abbiamo registrato una crescita del 5,3%, tra gennaio e novembre.
Buoni numeri ovviamente che hanno però allo stesso tempo causato una maggiorata paura per quanto riguarda le falsificazioni: specialmente in Cina e Turchia dove si parla rispettivamente del sequestro di un milione e di 130 mila accessori. Per certificare il “Made in Svizzera” verrà creato appositamente un team di esperti indipendenti. Esso si occuperà di verificare le caratteristiche degli orologi per decretare che siano stati rispettati tutti i punti necessari per ottenere il riconoscimento dello “Swiss Made“: per ottenere la certificazione essi dovranno essere stati concepiti e fabbricati almeno per il 60% in Svizzera.