Ansia? Beh, un pò si. Immaginiamo di sapere che ci resta soltanto un anno di vita. Cosa faremmo? Come impiegheremmo il nostro tempo? E, soprattutto, terremmo di vista il tempo per fare più cose possibili o vivremmo l’attimo senza mai più guardare le lancette. Si sarà posto alcuni di questi interrogativi Fredrik Colting nel momento in cui ha scelto di creare Tikker. Colting è un inventore svedese, ed ha appena rilasciato (un pò lo si intuisce già dal suo nome inquietante) l’orologio che segna l’ora della morte. Si chiama Tikker, come detto, e scandisce con precisione mesi, giorni, minuti, secondi, anni che mancano alla dipartita di chi lo mette al polso.In altri termini si tratta di un orologio per chi ha il destino segnato. Colting, che ha accompagnato con una sorta di video-tutorial la sua invenzione, non ci gira troppo intorno. Sa bene che la vita di ogni essere umano ha un inizio e una fine. Il core business del suo tikker sembra essere più orientato verso la fine.
Idea
Quando è morto suo nonno, Colting ebbe l’occasione di riflettere moltissimo sulla vita, sulla sua caducità, sull’importanza di goderne per ogni minuto che passa. Così ha pensato: “Se tutti fossero consapevoli dell’avvicinarsi della propria fine, cosa farebbero da vivi? Scelte migliori, vero?”. Questo è il concept che si cela dietro Tikker, che passerà con ogni probabilità alla storia come l’orologio della morte ma che in realtà è secondo il suo inventore un “watch happiness“.
Count Down
Prima di avviare il count down occorre rispondere ad una serie di domande, compilando una sorta di quadro clinico personale e familiare. Indicando, dunque, allergie, malattie, abitudini, vizi, peso, si otterrà un punteggio dal quale bisognerà sottrarre l’età per ottenere la data di morte. Da lì, inesorabilmente, le lancette ed il ticchettio di Tikker inizieranno a scandire il tempo che manca al proprio decesso.
E se dovesse sbagliarsi’