L’11 novembre, durante un’asta da Sotheby’s a Ginevra, è stato venduto all’asta un orologio, il più caro del mondo, battuto per 24 milioni di dollari. Vediamo di cosa si tratta e a cosa si deve il suo valore.
Oggi non parliamo di collezioni e modelli ma di una notizia che riguarda il settore degli orologi e del lusso. Si è tenuta a Ginevra l’11 novembre una regolare asta di orologi e il pomeriggio Sotheby’s ha ottenuto il valore più alto in asta per un orologio meccanico.
Per 23,2 milioni di franchi svizzeri, che equivalgono a 24 milioni di dollari, c’è stato un passaggio di proprietà per un orologio molto complesso dal punto di vista del funzionamento. Si tratta di un orologio che Patek Philippe ha creato negli anni Trenta per un collezionista, uno dei suoi clienti principali, il banchiere americano Herny Graves.
Graves era in competizione con il fondatore della Packard, l’azienda automobilistica e voleva avere per le mani un orologio come mai se n’erano visti in commercio. E così chiese alla Maison di Ginevra di creare un orologio con due facce di oltre mezzo chilo di oro giallo. Questo orologio doveva ospitare nella cassa circa 24 complicazioni per questo la cassa era spessa 3,6 centimetri e aveva un diametro di 7,4 centimetri.
Le funzioni assolte da questo orologio oltre alla raffigurazione dell’ora, erano tante: grazie alle 920 parti che lo compongono, riesce infatti a rappresentare un calendario perpetuo, ha un allarme con diverse suonerie, è un cronografo rattrappante, indica l’ora del tramonto e il sorgere del sole, calcola il gap tra ora legale e ora solare e rappresenta la volta celeste sopra New York.
Un gioiello unico superato soltanto vent’anni dopo da altri orologi creati sempre da Patek Philipp con 33 complicazioni.