La meccanica degli orologi sa ancora sorprenderci e incantare per l’innumerevole groviglio di meccanismi che, pur sembrando limitati e finiti per costruzione, sanno essere in realtà infiniti. Per forma, curva, funzioni, intersecazioni. Il modello Lange Zeitwerk di A. Lange & Sohne ne è, giusto appunto, un esempio.
Il segnatempo possiede, infatti, una suoneria interna non più digitale ma animata da due piccoli martelletti che percuotono i gong, che sanno essere ben visibili tra il quadrante e la lunetta. Il meccanismo, nella fattispecie, è stato tarato per battere un colpo breve ogni quarto d’ora, uno più lungo per i tre quarti, uno più basso per l’ora. Pare la maniera in cui le lancette che scandiscono il passaggio dell’inesorabile trascorrere dei secondi può essere tenuta sotto controllo sempre.
Ovviamente, la suoneria può essere disattivata attraverso la pressione del pulsante quando indica le ore 4. E qui, arriva un altro strabiliante effetto meccanico che rimanda all’assioma di partenza: la maniera per sorprendere, puta caso, arriva con cosrtanza certosina. A prenderne atto, va da sè, ci siamo meravigliati: i martelletti si allontanano dai gong, cosa che si ripete quando viene estratta la corona per la regolazione dell’ora. Un design unico, che si differenzia da un orologio meccanico che non possiede lancette per segnare il tempo ma le cifre che scorrono. Questo solo per quel che riguarda solamente i minuti e le ore.
Il pezzo in questione é uno dei modelli di punta calibro di manifattura L043.2 cassa di 44,2 millimetri, all’altezza del nome di A. Lange & Söhne, fiore all’occhiello dell’alta orologeria tedesca. Il modello Lange Zeitwerk è disponibile in oro bianco che risalta il quadrante nero o in platino con quadrante rodiato in edizione limitata di 100 esemplari. Parlare di alta orologeria, specialmente se il rapporto qualità prezzo riesce a attirare l’attenzione di numerosi appassionati, è il minimo cui si è tenuti.