Si festeggia nel 2013 un importante compleanno: il Blancpain Fifty Fathoms, il primo orologio subacqueo moderno, compie sessant’anni. A fare festa con il brand svizzero c’era Gianluca Genoni, 45enne apneista con svariati record mondiali (ottenuti tutti con un Blancpain subacqueo al polso), che ha tenuto una lezione sulla disciplina acquatica dell’apnea.
Vale la pena ripercorrere le tappe della storia di questa azienda e di questo importante segnatempo.
Al suo arrivo al vertice di Blancpain, nel 1950, Jean-Jacques Fiechter, appassionato di immersioni, iniziò a lavorare su uno strumento affidabile e robusto che possa accompagnarlo nelle attività sportive che pratica nel tempo libero. L’orologio subacqueo, a quell’epoca inesistente, riveste un’importanza capitale, perché la misura del tempo di immersione e la capacità di cronometrare le operazioni sono fondamentali.
Tre anni dopo, nel 1953, venne creato il primo orologio subacqueo moderno che prende il nome di «Fifty Fathoms», in base alla misura britannica di 50 braccia (circa 91 metri), considerata a quell’epoca la profondità massima che i sub potevano raggiungere, tenendo conto dell’aria compressa allora in uso.
Collaudando personalmente il suo nuovo modello nel corso delle sue immersioni nel sud della Francia, M. Fiechter affida altri esemplari dello stesso orologio agli istruttori di club subacquei.
Nello stesso anno, dopo vari tentativi infruttuosi compiuti presso i fornitori nazionali, Bob Maloubier, cofondatore del corpo dei sommozzatori da combattimento francesi, si rivolge a Blancpain. Pur di munirsi dell’unico orologio subacqueo affidabile e robusto esistente in quel momento, l’esercito francese fa un’eccezione sulla provenienza svizzera di questo fondamentale strumento di lavoro, decretando il successo dell’orologio.