Alcuni diver sono tanto belli e funzionali da lasciare un segno indelebile nella storia dell’orologeria. Il nuovo Girad-Perregaux Sea Hawk Pro potrebbe essere uno di questi. La forma della sua cassa richiama chiaramente quella già presentata nove anni fa, al pari di altre caratteristiche distintive di questo esemplare.
Uno dei dettagli più funzionali ed esteticamente intriganti è dato dalla corona ergonomicamente posizionata alle ore 4 e custodita dalle più aspre insidie della quotidianità grazie ad una intelligente struttura protettiva. Quest’ultima trova un raccordo molto ben fatto con uno degli archetti che collegano la cassa al cinturino, andando a creare un effetto estetico particolare ed inedito.
Da tutte queste caratteristiche risulta abbastanza chiaro che questo modello costituisce la naturale evoluzione del suo antenato del 2010. Con lo stesso layout del quadrante con la finestra per il datario posizionata tra l’una e le due, l’indicatore di riserva di carica alle ore 6 e un piccolo quadrante dei secondi sussidiari tra le 10 e le 11, la sua unica differenza con il modello dell’anno precedente risiede nella nuova combinazione cromatica.
Innanzitutto, l’indispensabile lunetta girevole si presenta con una finitura in acciaio spazzolato che la rende un tantino meno elegante e formale rispetto a quella lucida.
La seconda novità è data dall’introduzione di accenti aranciati sul quadrante. L’ampia lancetta dei minuti, la punta della piccola lancetta dei secondi e persino l’indicatore dell’esaurimento della riserva di carica sono tutte dipinte con questo colore. E la cosa diventa perfetta per aumentare esponenzialmente l’assoluta leggibilità della referenza.
E a proposito di leggibilità non possiamo fare a meno di notare che in questo Girard-Perregaux gli enormi indicatori orari sono rivestiti in Superluminova verde, alleata di fiducia di qualsiasi subacqueo che si rispetti.
All’interno della cassa pulsa un GP033R0 automatico. E per assicurare che questo non venga danneggiato dalla pressione che si può trovare alla profondità di 1.000 metri, l’orologio è equipaggiato con una indispensabile valvola per l’espulsione dell’elio.