Eterna ama molto riproporre versioni aggiornate di orologi precedenti, sempre rispettando, però, le loro linee fondamentali e la loro intrinseca natura.
Un esempio eclatante di questo trend è l’ Eterna Cambridge Airforce Automatic Chronograph, chiara rivisitazione di certi orologi da aviatore risalenti alla seconda metà degli anni ‘30. Questa referenza, messa sul mercato nel 2000, conserva ancora alcuni tratti tipicamente vintage, soprattutto per via delle sue dimensioni molto ridotte e per il pattern del cinturino, decisamente old style.
Più di recente, Eterna ha deciso di innovare fortemente le proprie collezioni abbandonando alcune delle caratteristiche più obsolete per deviare verso esemplari più in linea con le moderne esigenze del mercato. Primo accorgimento: le dimensioni della cassa, palesemente orientate ad una misura media di almeno 42 millimetri.
Ma torniamo a noi. L’ Eterna Cambridge Airforce Automatic Chronograph, facendo ancora parte della vecchia guardia, ha una cassa in acciaio inossidabile di soli 38 millimetri di diametro. Nonostante ciò, la lunetta molto lucida e sottile contribuisce ad allargare notevolmente il quadrante dando l’impressione che la referenza abbai un diametro maggiore.
All’interno della cassa si cela un movimento svizzero ETA 2994/2 con 37 rubini. Le sue funzioni cronografiche risultano sufficientemente chiare già ad una prima occhiata del quadrante, ricco di dettagli e di minuzie di vario genere. Il cronografo può essere facilmente azionato con una semplice pressione degli appositi pulsanti, anch’essi un po’ old style, ragion per cui potrebbero risultare un po’ più duri da manovrare.
Le lancette sono chiare e proporzionate e non mancano di sostanza luminescente, esattamente come i numeri 11, 12 e 1. La leggibilità è comunque preservata nonostante la ricchezza di funzioni della referenza. Il datario si apre a ore 4 e il nero del quadrante è amabilmente riflesso dal cinturino nero in pelle d’alligatore con squamatura classica. Con qualche ritocco minore e una cassa più larga, questo Eterna potrebbe essere l’esemplare perfetto per certi nostalgici dell’inizio del novecento.