Si ripete sempre nel mondo dell’alta gioielleria e non solo, che il diamante è l’elemento più duro che si possa trovare in natura. Eppure ci sono dei contesti in cui questo veritiero principio può essere quasi magicamente sconfessato e il diamante apparire come un elemento duttile e flessibile, elastico alla forma.
Tali sono senza dubbio i diamanti nelle mani abili e esperte di Speake – Marin, orologiaio indipendente anglosassone che ha da poco presentato, tra le novità del 2014, un orologio che vuole imporre proprio questo rivoluzionario concetto in merito alla durezza e consistenza dei diamanti.
> Il Magister Tourbillon di Peter Speake-Marin a Baselworld 2014
La sua nuova creazione di chiama non a caso Diamond Resilience e si tratta di un orologio che si ispira alla gloriosa tradizione anglosassone. La prima cosa che balza all’occhio di questo segnatempo è la sua lunetta formata da 36 diamanti taglio baguette disposti in cerchio, una corona di luce che impreziosisce la cassa Piccadilly dalle linee classiche e pulite, in oro rosso, come potete vedere in foto, ma disponibile in due versioni, da 42 e da 38 mm.
Pulito ed essenziale, il quadrante bianco con eleganti numeri romani e lancette di colore blu molto visibili risalta grazie anche alla loro particolare forma in stile liberty. Particolare anche il dettaglio della vite di colore azzurro posta ad ore 6.
Questo orologio è stato realizzato anche in una versione in acciaio, in cui lo smalto bianco del quadrante, il blu delle lancette e il colore della cassa si sposano bene insieme. La smaltatura realizzata con tecnica Grand Feu appare di notevole pregio.