Una pietra miliare nel mercato dell’alta orologeria mondiale. Un marchio che risulta essere tra i pochi sopravvissuti a più di due secoli di storia. Breguet, casa omonima del fondatore Abraham Louis Breguet, non produce solamente orologi (in effetti ha a catalogo anche gioielli e strumenti da scrittura, permettetemi la battuta), ma è testimone del tempo e dell’arte che lo rivela.
Inventore del tourbillon, il movimento che nel 1801 si proponeva come detentore di precisione assoluta, con la sua gabbia rotante a un giro al minuto, limitanto l’effettodella gravità, con le sue compliazioni meccaniche che lo rendevano un esercizio di tecnica fuori dal comune, Abraham Louis Breguet ebbe tra i suoi mecenati più illustri Napoleone, Maria Antonietta, Regina di Francia, lo Zar di Russia Alessandro I, tutti suoi contemporanei, e una serie di personaggi illustri che hanno segnato pagine di storia nei secoli della longevità del marchio.
Il pezzo di cui voglio parlarvi è il Classique 5976 BA, un orologio tra i più classici del catalogo Breguet, che può annoverarsi sicuramente tra i testimoni più indicati per testimoniare la tradizione orologiaia del marchio.
Quadrante grande, cassa con un diametro di 41 mm e realizzata completamente in oro massiccio 18 KT, numeri romani singolarmente incisi con individuazione dei minuti, lancette lunghe e sottili in acciaio azzurrato, con un cerchio a tre quarti per creare movimento.
Il quadrante, nella più tradizionale delle realizzazioni Breguet, è realizzato utilizzando la tecnica Guilloché, che prevede l’applicazione di un motivo ripetuto per tutta la superficie. La texture si chiama “Damien Art Déco“, e riprende i temi di quell’infuenza artistica che caratterizzò i primi anni del dopoguerra.
Il movimento scelto per questo Classique è il calibro 506.2, a carica manuale con riserva di carica di 40 ore, la frequenza è di 3 Hz e la regolazione comprende 5 posizioni. Disponibile nelle “colorazioni” in oro giallo e bianco, il prezzo per le due versioni è di 16,400 $ e 17,300 $.