Al Salone Internazionale dell’alta orologeria di Ginevra 2011 si sono contesi lo scettro due trend predominanti: i vintage con gusto retrò e gli ultrasottili. A quest’ultima categoria appartiene l’Audemars Piguet Jules Audemars Extra-Thin che, con soli 6,7 millimetri di spessore, si propone come uno degli orologi più sottili mai realizzati. In una realtà in cui la tecnologia lotta per realizzare il laptop più sottile e lo smartphone più fine, anche il mondo dell’orologeria ha mangiato la foglia e vuole prodigarsi per dare ai propri appassionati un segnatempo di pochissimi millimetri.
Il problema è che per assicurare un esemplare di qualità in una cassa così ridotta è necessario adattare di conseguenza anche il movimento interno ad essa. Il calibro 2120, come tutti i movimenti di Audemars Piguet, è stato disegnato e prodotto in-house. Questo movimento meccanico sfoggia 37 rubini, 214 parti, una riserva di carica di 40 ore e un’insolita frequenza di vibrazioni orarie pari a 19.800. Tutte le parti che lo compongono sono rifinite a mano, compreso il prezioso rotore con pattern circolare e decorazioni a Côtes de Genève.
Il rotore oscillante del movimento, realizzato in oro rosa 21 carati, è curiosamente bidirezionale, in netto contrasto con la maggioranza dei movimenti, che fanno affidamento su un peso a oscillazione unidirezionale. Per garantire la sottigliezza richiesta, Audemars Piguet ha utilizzato un anello circolare con 4 rubini che ruotano per il peso oscillante. A causa della speciale costruzione del movimento, il suono del rotore parrebbe essere molto piacevole all’udito.
La cassa ha un diametro di 41 millimetri ed è realizzata in oro bianco 18 carati. La perfetta alternanza di parti lucide e spazzolate della stessa trovano una rispondenza armonica nel quadrante argentato con indici in oro rosa applicati. Allo stesso modo sono state rifinite le lancette, sottili fili dorati dai caldi riflessi color del sole. Il look complessivo non può che essere una vera sublimazione dell’eleganza.