Il più grande difetto degli smartwatch non è la scarsa durata della batteria, anche se questo è un elemento che va tenuto in considerazione, ma il loro design.
Sicuramente funzionali, almeno per chi ama questo tipo di gingilli tecnologici, sono spesso ingombranti e sicuramente poco fashion.
Dopo il rilascio di alcuni modelli di smartwatch in questi ultimi tempi e la conseguente analisi delle loro prestazioni sul mercato, è diventata oponione piuttosto comune dare la responsabilità dei vari flpo a cui abbiamo assistito non solo alle caratteristiche tecniche di questi dispositivi, ma anche alla loro mancanza di stile e design.
A riprova di questo c’è anche il grande successo del Peeble Steel che ha saputo conquistare il mercato non solo grazie alle sue potenzialità a livello tecnologico, ma anche per le sue caratteristiche estetiche che lo rendono adatto a chiunque, non solo ai Geek o agli sportivi.
Non ci sono più dubbi ormai che il 2014 è l’anno degli smartwatch. Questi dispositivi intelligenti indossabili sembrano essere la nuova frontiera della tecnologia che molte aziende del settore stanno cercando di varcare, più di quante ci si aspetti. E’ notizia di queste ore, infatti, che anche la taiwanese HTC sta lavorando ad uno smartwatch che sarà presentato, almeno secondo le indiscrezioni riportate da alcune eminenti testate, durante il Mobile World Congress di Barcellona, previsto per il prossimo 24 febbraio.
Sono da tempo finiti i tempi in cui gli orologi erano semplicemente degli strumenti per segnare il tempo. La misurazione del tempo è diventata la funzione più semplice e basica di questi oggetti: l’evoluzione della tecnologia ha fatto sì che, anche se lo spazio a disposizione è davvero poco, gli orologi diventassero sempre più simili a dei computer.
Adesso si parla di smartwatch, praticamente dei piccoli computer a forma di orologio che, oltre a segnare l’ora, è in grado di leggere la posta elettronica, collegarsi ad un social network, ricevere telefonare, sms, scaricare applicazioni e aiutarvi nella gestione del vostro allenamento, dandovi tutte le informazioni necessarie.
Il CES 2014 ci ha insegnato che la nuova forntiera della tecnologia sono i gadget da indossare che, nella maggior parte dei casi, prendono la forma di orologi, divenedo molto di più di uno strumento per segnare il tempo.
Questa è solo una delle tante funzioni degli innovati SnartWatch, un’applicazione della tecnologia che mai come in questo momento sembra attraversare una fase piuttosto felice, con alcune grandi aziende del settore che si stanno dando battagli a suon di orologi ultra tech.
Un bisogno inesistente creato ad hoc o una reale necessità? Al giorno d’oggi queste due domande sono rapportabili all’utilizzo e alla creazione degli orologi di ultima generazione. Una protesi da polso dei palmari e degli smartphone. Più semplicemente stiamo parlando degli smartwatch, salutati come gli orologi intelligenti, al pari dell’ultimo gioiellino hi-tech.
Stando alle stime del mercato viene da chiedersi se gli smartwatch siano davvero utili. Un dubbio legittimo, se si considera che ad esempio il Samsung Galaxy Gear lanciato a inizio settembre nel tentativo di anticipare e spiazzare Apple, Google e Microsoft, non ha avuto il successo che il colosso coreano si aspettava. La ‘colpa’? In parte riguarda le funzioni: di fatto si parla di un dispositivo da utilizzare in combinazione con lo smartphone, e da gestire quasi del tutto vocalmente e, per ora, abbinabile solo al Galaxy Note 3. Inoltre il suo problema è la batteria che ha una durata esigua di sole 24 ore. In terzo luogo, il Galaxy Gear pecca per il suo design: niente schermo curvo e adattabile, ma un semplice display quadrato rigido. Infine, il prezzo: costerà circa 300 euro, parecchio se paragonato agli altri smartwatch già sul mercato.
Il futuro degli orologi? Il computer indossabile al polso. Un obiettivo perseguito dalle più grandi aziende hi-tech: Samsung, Apple, Google, Sony e Foxconn sono già in ballo per il primato nel settore nascente. Neanche il tempo di proporre i loro progetti che, tuttavia, devono guardarsi dalla crescente concorrenza. Chi la spunterà? Ecco quali sono le mosse delle singole case: