Il Rolex Oyster Perpetual Deepsea 2018 ha fatto recentemente il suo debutto in pubblico ed ha mostrato non solo di essere ancora in grado di sconvolgere qualche aspettativa ma che un quadrante blu su un orologio del genere, ha un suo perché in materia di attrazione.
Rolex Deepsea
Rolex Deepsea e il fascino dell’esplorazione dei fondali
James Cameron è un esploratore prima ancora di essere un grande regista. Sono suoi i due capolavori, Titanic e Avatar. L’orologio che gli è stato dedicato prende però spunto non dai capolavori cinematografici ma dalla sua ultima spedizione compiuta nel punto più profondo degli oceani.
Rolex Oyster Perpetual Deepsea, l’abisso non fa paura
Tutto un altro polso. C’è Rolex e tanto basterebbe a spiegare il senso di una constatazione che l’Oyster Perpetual Deepsea è in grado di elevare all’ennesima potenza. Tutto un altro polso, impreziosito da un orologio che i professionisti e gli appassionati amano indossare, mostrare, possedere.
Sono passati 58 anni da quando l’azienda di segnatempo tra le più rinomate al mondo decise di realizzare il prototipo del modello e testarlo prima a 1.080 m di profondità, poi a 3.150 m, per essere infine portato, nel 1956, a ben 3.700 m di profondità. Essere un elemento imprescindibile per i professionisti degli abissi, non per altro, significa avere – nel corso del tempo, a furia di apportare migliorie – messo in commercio un segnatempo unico nel suo genere e in grado di resistere alle condizioni esterne più estreme: basti in tal senso pensare che nel 1960 il Deepsea venne fissato all’esterno del batiscafo Trieste e portato a ben 10.916 m di profondità.