Tutto un altro polso. C’è Rolex e tanto basterebbe a spiegare il senso di una constatazione che l’Oyster Perpetual Deepsea è in grado di elevare all’ennesima potenza. Tutto un altro polso, impreziosito da un orologio che i professionisti e gli appassionati amano indossare, mostrare, possedere.
Sono passati 58 anni da quando l’azienda di segnatempo tra le più rinomate al mondo decise di realizzare il prototipo del modello e testarlo prima a 1.080 m di profondità, poi a 3.150 m, per essere infine portato, nel 1956, a ben 3.700 m di profondità. Essere un elemento imprescindibile per i professionisti degli abissi, non per altro, significa avere – nel corso del tempo, a furia di apportare migliorie – messo in commercio un segnatempo unico nel suo genere e in grado di resistere alle condizioni esterne più estreme: basti in tal senso pensare che nel 1960 il Deepsea venne fissato all’esterno del batiscafo Trieste e portato a ben 10.916 m di profondità.