Christophe Claret deve la sua passione per l’orologeria alla sua scoperta degli orologi da tasca, che riparava e restaurava ancor prima di iniziare i suoi studi presso la Scuola di Orologeria di Ginevra. Da allora, non ha mai smesso di collezionare questi meravigliosi meccanismi di altri tempi, concentrando la sua attenzione sulle ripetizioni minuti e sulla loro architettura così particolare.
Ma se è affascinato dalla meccanica, Christophe Claret lo è altrettanto dall’estetica. Motivo per il quale si interessa all’epoca di Carlo X. Il sovrano ha occupato solo per sei anni il trono di Francia, dal 1824 al 1830. Un regno molto breve, che non gli ha tuttavia impedito di esercitare un’influenza ben definita sulle arti decorative del suo tempo, e, tra l’altro, sull’orologeria.