Quando l’ho visto per la prima volta non ho capito bene di cosa si trattasse. Credetemi, bisogna guardare almeno due foto per capire che l‘Hamilton ODC X–02 Quartz è un orologio da polso.
Perché un orologio da polso così futuristico? Beh, potrebbe trattarsi di un esercizio di stile, o di una cultura alternativa ai cliché, oppure di semplice propaganda. Ma non è così. In realtà questo X-02 ha radici profonde, poiché è il successore di un orologio famoso nella cinematografia, creato nel per Stanley Kubrick nel visionario “2001: Odissea nello spazio”.Una perfetta sintesi tra due concetti: il futuro, come potrebbe essere, e il futuro, come sarà.
Si tratta di un segnatempo con cassa a profilo “alien-like”: il quadrante è… rettangolare? No, trapezoidale, diviso in tre sub-strisce, ognuna che ospita un piccolo quadrante tondo, e tutti e tre segnano il tempo corrente più due fusi orari. Il design è skeleton-like (oggi mi piace ‘mmericanizzare-like, sorry), che permette di fissare ogni vetro col proprio cristallo zaffiro curvo. Tre cilindri “sparano” le corone di regolazione verso destra, che ospitano lateralmente la “H” del marchio.
La cassa è in titanio nero o argento rivestita in PVD nero, ricordo per i disattenti che si tratta di un processo che deposita sottovuoto film sottili, che altrimenti non sarebbe possibile conglobare tenacemente sul materiale in questione, migliorandone le caratteristiche di durezza e resistenza all’abrasione.
Tre ore, quindi, per un movimento unico, al quarzo: si tratta del calibro Quartz mvt x 3 E01-001, che è criptico almeno quanto l’orologio stesso. Coordinato il cinturino in caucciù, nero ovviamente, terminato con una fibbia metallica puzzle-like, ovvero le cui estremità si intersecano come le tessere di un puzzle. Tiratura limitata a 1000 esemplari, prezzo attorno ai 1.345,00 Euro.
Un orologio dalla personalità forte, per chi non si limita a voler stupire ma va oltre, ponendosi in un modo diverso…. avanti.