Orologio Patek Philippe 5213G cassa Calatrava Officier a Cuvette: un segnatempo presentato all’ultimo Baselworld, in cui convivono due complicazioni ovvero la ripetizione minuti e il calendario perpetuo con fasi lunari. Le indicazioni del giorno e del mese appaiono in due finestrelle, rispettivamente a ore 9 e ore 3, e la data retrograda.
La particolarità di questo segnatempo sta anche nella cassa in oro bianco Calatrava stile Officier dotata di un fondo cassa a “cuvette” di nuova concezione. Cos’è la cuvette? Non è altro che un coperchio che veniva tipicamente usato un tempo negli orologi da tasca per proteggere il movimento dalla polvere.
E’ raro trovarla oggi in un nuovo orologio da polso. Questo sempre nell’ottica della tradizione che viene applicata da Patek Philippe alla tecnologia più avanzata. Nella cassa “Officier” particolari come la corona e la lunetta hanno forme da tipici orologi militari di un tempo assai remoto, più o meno identificabile con gli inizi del XX Secolo.
Qui le ansette per trattenere il cinturino sulle anse sono sostituite da perni avvitati le cui teste spuntano con evidenza ai lati. Solitamente, come negli orologi da tasca, da una parte sul fondello spicca la cerniera del coperchio, dall’altra – per facilitarne l’apertura – la linguetta.
Sul quadrante spiccano, oltre a indici e numeri arabi applicati, la data retrograda, i piccoli secondi nella tradizionale posizione a ore 6 con all’interno la finestrella che mostra le fasi lunari. A muovere questo segnatempo è un movimento meccanico a carica automatica.
Calibro R 27 PS QR. Suoneria su due timbri azionata da cursore integrato nella carrure. Giorno, mese, anno bisestile a finestrella. Fondo cassa in cristallo di zaffiro protetto da cuvette a cerniera. Cassa non impermeabile protetta da umidità e polvere. Oro bianco. Al polso leghiamo un cinturino in alligatore a squama quadrata cucito a mano, nero opaco. Fermaglio a «déployante»