Montblanc prosegue l’opera di completamento della sua collezione top: al SIHH 2010 la Maison portò il Villeret 1858 Vintage Chronographe, l’anno scorso il Villeret 1858 Vintage Pulsographe, un cronografo monopulsante dotato sul quadrante smaltato dell’affascinante scala pulso grafica – usata un tempo dai dottori per rilevare velocemente le pulsazioni, senza dimenticare la variante del Pulsographe per Only Watch – esemplare unico con quadrante bianco.
Il 1858 Vintage Tachydate propone un altro meraviglioso cronografo monopulsante, il primo a fornire anche la visualizzazione della data in un contatore a ore 6 affiancato da quelli dei 30 minuti e dei piccoli secondi continui rispettivamente a ore 3 e ore 9.
Rimanendo in ambito quadrante, senz’altro uno dei pezzi forti di ogni segnatempo Villeret, è in oro massiccio con finitura a grani argentati per il primo mentre sul modello in oro rosso la tonalità è avorio. Le scale tachimetriche sono due: quella esterna è su base di 1.000 unità e serve a misurare le velocità fino a 60 Km/h, quella interna – appena prima del giro delle ore marcato da numeri arabi – da 60 a 30.
Da mozzafiato l’effetto vintage-sportivo del color rosso sulla versione del quadrante avorio, usato anche per la lancetta dei secondi del cronografo centrale, per il 31° giorno del datario e per la punta della stessa lancetta. Le lancette di ore, minuti, e dei sottoquadranti, sono di un color blu intenso e brillante ottenuto con l’azzurratura, tecnica che consiste nello scaldare manualmente l’acciaio sopra una fiamma fino a ottenere la tonalità desiderata. Appena sopra la scala dei secondi esterni – a ore 6 – vi è la scritta ‘Minerva 1858’.
A muoverlo è il nuovo Calibro di manifattura MB M16.32 che, dotato di un dispositivo di regolazione micrometrica della racchetta, e di una spirale della molla del bilanciere con curva Phillips (spirale Breguet perfezionata dall’orologiaio); vibra a 18.000 alternanze/ora. E’ a carica manuale e si può ammirare dal fondello di cristallo in zaffiro, insieme alle curatissime rifiniture della sua platina rodiata con perlage, dei ponti decorati a Côtes de Genève e degli angoli finemente smussati e lucidati a mano.