Presentato al SIHH Audemars Piguet ha presentato Royal Oak Squelette Extra-piatto che è stato costruito in un’edizione limitata di soli 40 esemplari per omaggiare il suo 40° Anniversario. Il nuovo modello limitato per il giubileo monta il Calibro 5122 – sempre a carica automatica.
Rispetto al 3129 presenta in più la funzione della data ma, più importante, è un ultrapiatto di 3,05 mm di spessore, con una splendida massa oscillante monoblocco in oro 22 k che volando sopra il movimento riporta con ben visibile la scritta “AP Royal Oak 1972-2012”.
Lo spessore dell’orologio è inferiore ai circa 9 mm dello Squelette 2010. La cassa misura 39 mm, come il primo modello che uscì nel 1972. Il Royal Oak è in generale un orologio unico, da qualunque punto lo si osservi.
La sua inconfondibile forma nata dall’infallibile penna di Genta lancia un messaggio sportivo – con classe – per i più altri “colleghi da polso” irraggiungibile; questa versione scheletrata spicca per l’elegante accostamento di fattori opposti ed estremi: nato in acciaio, a quarant’anni il platino gli dona moltissimo; rifinito ma informale nelle versioni base, non ti aspetteresti di vederlo solennemente scheletrato, ma la sua fortissima personalità glielo permette con nonchalance.
Infine, è il bracciale ad ammonirci che il gioco è finito: lì, come in nessuna delle sue “otto facce”, il Royal Oak non si tocca. Riuscirà Audemars Piguet, con il Royal Oak Squelette Extra-piatto 40° Anniversario in platino, a trattenersi dal realizzare edizioni – meno limitate – magari giocando su metalli diversi e meno nobili? Speriamo di si.
Le celebrazioni di questi primi quarant’anni del suo orologio-icona non sono ancora iniziate, ma se davvero andrà a finire così – per quanto sofferta e attentamente valutata – sarà una decisione che farà particolarmente onore al marchio.
Sarebbe un’altra riprova che, a prescindere dai profitti, una manifattura secolare non può e non deve scendere ad alcun compromesso, mai.
Sono tanti nel mondo gli appassionati del marchio: per quanto comprarlo non sarà – economicamente parlando – una passeggiata, quei quaranta – appena finirò di scrivere, saranno già tutti già venduti e quei fortunati che l’avranno si allacceranno al polso da subito un pezzo rarissimo da collezione. Ancor prima del SIHH 2012 e già una star.