Ecco a voi il Patek Philippe che, quando arriverà sul mercato, molti vorranno e pochi avranno. Certamente il 2011 sarà un anno memorabile per tutti coloro che hanno sempre desiderato un Patek di dimensioni superiori ai 40 millimetri (41 millimetri) con tutti i dettagli del caso al posto giusto. La referenza in questione è la 5270, realizzata in pregevole oro bianco ma presto disponibile anche in altri metalli.
Tra i dettagli degni di nota è doveroso menzionare la scelta di tacche e lancette nere, capaci di creare un contrasto prefetto con lo sfondo in argento del quadrante e con la luminosa cornice della lunetta liscia in oro. L’effetto visivo è a dir poco spettacolare. Oltre ad essere esteticamente piacevole, questo Patek Philippe è anche estremamente facile da leggere. Due qualità che è raro trovare in un unico esemplare.
Il quadrante è incorniciato da un doppio anello, il primo dedicato alle tradizionali tacche dei 5 minuti, il secondo arricchito da una serie di piccoli tratti che, seppur puramente estetici, appagano l’occhio dei veri appassionati. Le lancette sono della giusta misura e i piccoli contatori alle ore 3 (per i 30 minuti) e alle ore 9 (per i 60 secondi) si tingono di una tonalità leggermente più chiara del quadrante, accorgimento che ne esalta la luminosità e la bellezza.
Essendo il 5270 un orologio a calendario perpetuo è necessario puntualizzare con quale cura sia stata realizzata questa complicazione. Innanzitutto si noti come l’indicatore delle fasi lunari sia stato pensato per incarnare tutta la magia di un Patek a metà strada tra alta classe ed eccellente funzionalità. Non è un caso che esso funga anche da indicatore della data a lancetta. Appena sotto le ore 12 si trovano due piccole finestrelle che mostrano il giorno della settimana e il mese, mentre il piccolo foro a ore 7.30 indica il giorno o la notte. Infine, alle ore 16.30 si colloca l’indicatore dell’anno bisestile. Il tutto è sublimato da un look classico e innovativo al tempo stesso, perfetto per i veri amanti del genere e anche per coloro che l’hanno appena scoperto.