L’Astralis è il nuovo tourbillon di Louis Moinet e per avere un’idea di quello di cui stiamo parlando non basta una fotografia. L’unico modo per apprezzarne tutti i suoi più sofisticati dettagli è vederlo dal vivo. In un certo senso, è come se l’Astralis volesse celare la propria anima alle fotografie, rendendole tutt’altro che fedeli alla realtà. Insomma, un orologio pensato per una fortunata elitè (soli 12 esemplari) che può e vuole essere spogliato con lo sguardo solo dai pochi eletti che lo possiedono.
L’Astralis è il nuovissimo esemplare d’alta orologeria che Moinet dedica al tema dell’astrologia. Se fate attenzione alla piccola apertura a ore 6 noterete che compare un piccolo disco su cui sono stati incastonati quelli che sembrano comuni frammenti di roccia. In effetti è proprio di roccia che stiamo parlando, ma nessuno di quei piccoli pezzi proviene dalla terra.
Come mostrano le scritte che accompagnano i dischi in questione, i frammenti provengono rispettivamente dal sole (o meglio, dall’asteroide Itqiy che è passato vicino al sole), dalla luna, da Marte e da Mercurio. Sono parti di meteoriti che sono stati ritrovati sulla terra, recuperati da qualche intrepido esploratore e infine montanti sull’orologio che qualcuno porterà al polso.
La cassa di questo straordinario esemplare ha un diametro di 46,5 millimetri ed è realizzata con una calda tonalità di oro rosa a 18 carati. A detta di Loius Moinet, è l’insieme di 50 pezzi. Al suo interno si cela il calibro LM27, basato su un movimento a carica manuale Venus. E a ben vedere questo dettaglio ha un suo perché. E’ dotato di un completamento estetico che rassomiglia molto alla ruvida pietra lunare, particolare che crea una certa coesione tematica delle parti.
Tra le funzioni del calibro LM27 ricordiamo quella del tourbillon. Di fatto questa complicazione non ha nulla di tecnico, in quanto serve solo a mostrare la bellezza di un cielo stellato o altri dettali estetici di sorta. In ogni caso l’insieme rimane a dir poco straordinario. Un orologio che sembra venire direttamente dallo spazio.