Ingersoll è stata fondata nel lontano 1892 e fu una delle prime aziende con un sistema automatizzato di produzione accreditato da niente di meno che Henry Ford. Da questo semplice dato appare subito chiaro come Ingersoll faccia intrinsecamente parte della storia americana in molte sue manifestazioni, dagli orologi da tasca dei primi presidenti americani a quelli decorati con l’intramontabile Topolino (Mickey Mouse). Negli anni ’80 del novecento Ingersoll venne acquistata da Zeon Ltd e cominciò a produrre orologi accessibili con un classico stile americano.
Con l’avvento della globalizzazione pochi potranno sorprendersi del fatto che il cuore pulsante del moderno Ingersoll Buffalo III a cui daremo un’occhiata proprio oggi sia made in China. Nonostante ciò, il Buffalo III non può fare a meno di riflettere lo straordinario charme dei classici americani di una volta.
Vediamo qualche dettaglio tecnico. Con i suoi 47 millimetri di diametro, la cassa in acciaio inossidabile del Buffalo III non può certo essere annoverata tra gli esemplari più piccoli disponibili sul mercato. Tutt’altro. Su un polso di piccole-medie dimensioni il Buffalo III potrebbe addirittura sembrare un po’ grottesco, soprattutto per via della sua pratica, classica ma immensa corona che sporge in modo deciso a ore 3. I pulsanti rimanenti a ore 2 e 4 sono necessari per modificare il settaggio dei 3 piccoli quadranti a lancetta rossa che completano il quadrante nero. A ore 6 troviamo un bellissimo indicatore delle ventiquattro ore con un piacevole alternarsi di sole e luna. A ora 9 troviamo i giorni della settimana e a ore 12 il mese. Infine, a ore 3 troverete il datario. Sarebbe stato bello se avesse avuto un disco nero e un font bianco, scelta decisamente più elegante rispetto ad quella fatta dalla casa produttrice.
Tutto sommato il risultato finale non è per niente male e il tutto è mosso da un solido calibro 635 con 35 rubini, ammirabile attraverso il vetro posteriore del fondello. Da notare: né il vetro frontale né quello del retro sono realizzati in zaffiro, cosa che avrebbe certamente portato in alto il prezzo della referenza. Nonostante ciò, non possiamo negare che questo Buffalo III conservi uno charme molto distinto e particolare per coloro che vogliono rivivere certi tempi andati con un pizzico di nostalgia.