Konrad Knirim, collezionista e studioso, è l’autore di British Military Timepieces, volume dedicato agli orologi militari inglesi, ma non solo. Una lunga storia quella della Gran Bretagna, tra l’altro, con la supremazia sui mari che ha sempre rappresentato una questione di vita o di morte ( a partire da unanecessità di derrate alimentari e quindi di sopravvivenza).
Da qui, il bisogno di avere attrezzature e orologi utili per la navigazione in mare, cronometri di notevole precisione e robustezza per calcolare la longitudine. Il primo passo in tal senso fu il Longitude Act con cui l’8 luglio 1714 il governo inglese bandiva un concorso con in palio ben 20.000 sterline (circa 1.400.000 Euro di oggi). Tra i nomi che vi parteciparono, quello di John Harrison che, nel 1735, diede vita all’orologio H1. Da qui nasce dunque l’affascinante storia degli orologi militari inglesi, un percorso lungo quasi tre secoli.
Utilizzando una vasta bibliografia e servendosi della collaborazione di autorevoli esperti internazionali, Knirim ha dato così vita a questo libro dal taglio quasi enciclopedico. Tra le parti più interessanti vi è quella dedicata agli orologi subacquei HS C15 con meccanica Longines realizzati per gli incursori britannici, unità costituita per espressa volontà di Churchill all’indomani dell’affondamento della HMS Valiant nel porto di Alessandria.
Da non perdere, le ampie sezioni dedicate all’America, Francia e Giappone. Corposa proprio la parte dedicata agli orologi americani ove si dà grande spazio ai milioni di orologi militari che furono distribuiti alle forze armate su tutti i fronti di guerra, in terra, in mare e nel cielo. Il tutto è accompagnato da ottime fotografie, spesso stampate a tutta pagina.
Un difetto di questo libero? C’è, ovvero non aver trattato alcun tipo di orologi militari del nostro Paese. Inutile negarlo: la speranza è che l’autore, in un prossimo libro, possa recuperare questo gap ben visibile ma soprattutto evitabile.