Bracciali Rolex, una lunga storia affascinante. Nel 1945 appare il nuovo bracciale Jubilee, il primo bracciale interamente progettato e realizzato direttamente da Rolex orologi. Non vi sono dunque voci, menti e fornitori esterni. Tra le caratteristiche di quetso bracciale, inizilamnete realizzato solo in oro, la chiusura piatta realizzata in due parti.
Nel 1954 Rolex orologi rivoluziona il settore con i nuovi fissaggi sagomati Flush-Fit. Quetso cambiamento si accompagna anche all’introduzione di un sistema di referenze numeriche. I bracciali, da questo momento, iniziano a essere catalogati, con numero impresso sul lato inferiore di una maglia o in alternativa sulla scatoletta di chiusura.
Anno 1956: viene lanciato il Rolex Day-Date con un bracciale inedito in oro 18kt o in platino. Dapprima nella versione con chiusura a scatoletta, poi come modello dotato di chiusura a scomparsa.
Si ritorna ai Jubilee, da questo momento offerto sia in acciaio che nella combinazione acciaio/oro. Versione con maglie cave e poi nella variante a maglie ripiegate con i fissaggi Flush-Fit.
Negli anni Sessanta però, la produzione di questi bracciali si allarga, tanto che l’America, per il suo mercato, produce personalmente questi componenti. Ovviamente si notano alcune differenze rispetto ai bracciali manufatti in Svizzera: le maglie ogivali, ad esempio, e i finali privi della referenza numerica.
Stesso discorso per i bracciali Oyster di Rolex orologi, con produzione standard e quella per il mercato americano. I primi presentano rivetti pieni e la lamina centrale di larghezza maggiore di quelle laterali; quelli realizzati per l’America hanno rivetti laterali forati e dalle lamine di identica larghezza.
Nel 1967 poi, Oyster ha una nuova versione con maglie ripiegate e chiusura a scatoletta. Altra particolarità è la versione Flip-Lock che rpesenta un fermaglio di sicurezza (nei modelli Submariner e Sea-Dweller).
Durante gli anni Settanta, nuovi bracciali accompagnano modelli con movimento al quarzo: bracciale in stile President con chiusura laterale, bracciali a maglie piene e così via. Menrtre il 1980 vede il debutto di un nuovo bracciale Oyster con robusti finali ricavati dal pieno e solidali con l’ultima maglia, definiti SEL (acronimo di Solid End Links). Una grande innovazione che sarà molto utilizzata anche nei modelli più recenti, ad esempio sul Rolex Cosmograph Daytona.