Con De Bethune Maestri’ Art Collection I e II già a prima vista è abbastanza chiaro che non si è davanti a segnatempo tradizionali ma a delle vere e proprie opere d’arte legate all’iconografia orientale: l’orologio diventa una tela.
E va detto: data la sua particolarità non è difficile comprendere quanto a meno che non si sia estimatori dell’arte orientale non vi sia una vera e propria spinta all’acquisto. Non di meno questi accessori dimostrano di essere, grazie ai loro quadranti lavorati ed alla precisione dell’assemblaggio tecnologico, degli orologi importanti che meritano attenzione. Questa Maestri’ Art Collection non lascia dubbi sul segno che i creatori vogliono lasciare: basta guardare gli animali che ornano il quadrante, in questo caso il Dragone e la Tigre.
Nel De Bethune Maestri’ Art Collection I il richiamo ai samurai è importante e diretto, rendendo la simbologia riprodotta in oro giallo, quasi uno Tsuba, l’elsa che nel passato proteggeva le loro spade. L’orologio possiede una cassa dal diametro di 43 mm e uno spessore di 10 mm e l’acciaio nero con il quale è stato creato lo rende al contempo sportivo ed elegante. Molto buona a livello tecnico la riserva di carica fino a 60 ore a sostenere il lavoro del calibro automatico AutoV2, con il bilanciere in titanio del marchio con inserti in oro. Il prezzo? 135 mila franchi svizzeri.
Per chi vuole qualcosa di sobrio ma sulla stessa linea, vi è il De Bethune Maestri’ Art Collection II. Si tratta di un accessorio basato sul DB25 Starry Varius realizzato in titanio di grado 5 con un quadrante ispirato alla carpa ed al suo simbolismo, segno di coraggio e perseveranza. La cassa ha un diametro di 42 mm ed al suo interno è possibile trovare il calibro a carica manuale DB205 caraterizzato da ben 6 giorni di riserva di carica. Un gioiello in vendita per “soli” 110 mila franchi svizzeri.