Girovagando sul sito della Tudor uno degli orologi presentati quest’anno che più saltano agli occhi è sicuramente il Tudor Black Bay GMT: un segnatempo dall’aspetto classico la cui tecnica applicata conquista tanto quanto la sua estetica pulita.
Va sottolineato: alla sua nascita il brand puntava a rappresentare un porto sicuro ed economico per chi non poteva permettersi un Rolex. Ad oggi, dopo un periodo non particolarmente brillante il marchio sta riconquistando i giusti riconoscimenti e presenta ai suoi appassionati un accessorio comprendente anche la complicazione di un secondo fuso orario. Sesto orologio della collezione Black Bay, questa referenza si ispira a man bassa alla storia dei Rolex del passato e più nello specifico ai modelli degli anni 80 sia per ciò che riguarda la complicazione sia per gli indici a barra: insomma, estetica e tecnica possono essere definiti un omaggio interessante ma totalmente in-house nella costruzione.
Esteticamente parlando si ha quasi l’impressione di avere un orologio Rolex anni ’80 tra le mani: la cassa da 41 mm di diametro è in acciaio e si alternano, come in un’ottima danza, parti satinate e non con un quadrante nero con indici leggermente sopraelevanti e trattati con Superluminova.
Al suo interno forse la parte più interessante dell’intera referenza, ovvero il nuovo calibro di manifattura Tudor MT5652 con funzione GMT , utilizzato esclusivamente per questo modello: esso è dotato di un bilanciere a inerzia variabile mantenuto in posizione da un robusto ponte passante fissato da soli due punti. Certificato cronometro dal COSC questo Tudor presenta una riserva di carica di circa 70 ore. Il prezzo? Abbordabile per il tipo di orologio: dai 3400 ai 3700 euro a seconda delle versioni.