Non si può che definire un orologio dalle forme impossibili Atto Verticale, o perlomeno uno che fa delle proprie linee interne un punto di attenzione focale dell’intero accessorio. E sebbene non si tratti di una via esplorata non si può che notare come in questo modo nessuno mai si è spinto tanto oltre.
Di sicuro si tratta di un orologio innovativo nella sua “semplicità”. Si tratta infatti in un accessorio a carica manuale che tende un po’ a provocare quelle che sono le linee classiche e vintage che tutti stanno riscoprendo e per questo si fa notare tra le tante proposte. Atto verticale nasce dalla mente e dalle capacità di Tommaso Masera e del suo studio di design.
A livello tecnico si ha una cassa da 42 millimetri di diametro, realizzata in alluminio sabbiato e colorato mediante anodizzazione: un elemento già gradevole di per se stesso che viene “completato” grazie alla piena mostra del meccanismo interno ovvero del movimento posto all’interno di due vetri zaffiro, uno a protezione del quadrante e l’altro, a finitura opaca, a protezione del fondello. Atto verticale ha una riserva di marcia di 30 ore ed è garantito impermeabile fino alla pressione di 3 atmosfere, possiede una corona posta a ore 12 (che contribuisce alla sua particolarità, N.d.R.), delle lancette scheletrate con parte terminale luminescente ed un cinturino Nato intercambiabile in pelle effetto vintage o cordura, chiuso da una fibbia in acciaio sabbiato con logo. Un modello interessante, come è possibile notare, sotto diversi punti di vista e che merita attenzione.