L’Ulysse Nardin Diver Le Locle (Ref. 3202-950) è un modello tra i più interessanti di questo brand. Presentato ufficialmente lo scorso gennaio sembra quasi mettere da parte le classiche caratteristiche del brand di appartenenza per dare spazio all’orologio come strumento e non come icona.
Anche se va detto, non si può non notare come sia correlato all’Ulysse Nardin Diver Le Locle del 1964 che, piccola curiosità, montava un movimento A. Schield. Ovviamente in questo caso il modello è stato rivisto e tale “rivoluzione” parte direttamente dalle sue misure: abbiamo infatti una cassa di acciaio di 42,2 millimetri di diametro e di 12,7 millimetri di spessore. Al suo interno vi è un cuore composto dal calibro UN-320: ovvero un movimento a carica automatica di manifattura con spirale e scappamento ad ancora in silicio per una precisione massima e costante. Il cronografo offre le funzioni di ore, minuti, piccoli secondi a ore 6 (altra differenza con il precedente modello degli anni ‘60 dove il contatore era assente, N.d.R.) e datario con lente di ingrandimento e regolazione rapida della data avanti e indietro. L’autonomia di marcia di 48 ore sebbene non altissima rispetto ad altri modelli di lusso è più che sufficiente.
Per ciò che concerne l’estetica sono tantissimi i dettagli di ispirazione vintage sul quadrante nero. Un esempio? Il più evidente sono le lancette di dimensioni sostenute tipiche dei diver degli anni 60 e che non mancano nell’Ulysse Nardin Diver Le Locle. In generale si parla di un modello comodo che fa sentire la sua presenza e che secondo i critici è decisamente più adattabile se il cinturino è in tela piuttosto che in acciaio.