Il tempo è un concetto relativo e per questo secondo Wired e anche secondo Einstein a dire la verità: non può esistere un orologio che riesce a misurare con precisione lo scorrere dei minuti. I fisici lo pensavano già qualche anno fa e non è escluso che lo pensino ancora oggi.
Un nuovo studio dell’università di Varsavia e dell’università di Nottingham pubblicato sulla rivista Classical and Quantum Gravity dimostra che in alcune circostanze non si può costruire un orologio preciso se non a livello teorico. Andrzej Dragan ricercatore di Varsavia, ha coordinato uno studio riportato in Italia da Wired dicendo:
“In entrambe le teorie della relatività, quella speciale e quella generale, viene assunto tacitamente che sia sempre possibile costruire un orologio ideale, che possa sempre misurare accuratamente lo scorrere del tempo indipendentemente dal fatto che il sistema sia in quiete, in movimento a velocità uniforme, o in accelerazione”.
“Quello che abbiamo scoperto invece è che se parliamo di accelerazione realmente alte, questo postulato semplicemente non può essere applicato”.
È chiaro che non si parla di un cronografo tradizionale ma di una misurazione del tempo molto diversa che parte dalla considerazione di tutte le particelle elementari per cui spiega ancora il ricercatore:
“I nostri calcoli dimostrano che sopra a determinati livelli di accelerazione esiste un disordine fondamentale nel decadimento delle particelle elementari. E se questo altera i muoni, che potremmo considerare gli orologi fondamentali della fisica, allora qualunque dispositivo costruito sui principi della teoria dei campi quantistici risulterà alterato. Per questo, la misura precisa del tempo diviene impossibile, e questo ha conseguenze di ampia portata, perché non poter misurare il passaggio del tempo pone problemi anche alla misura delle distanze”.